Come aggiungere le prese elettriche in casa
Oggi spesso ci si trova a vivere in case e appartamenti che ci sono stati affittati o venduti chiavi in mano. Possiamo scegliere una casa in cui abitare per tutta una serie di ragioni.
Per l’ampiezza dei suoi volumi, per la luminosità dei suoi ambienti, per la solidità del materiale costruttivo e molte altre qualità intrinseche. Ma difficilmente ci troveremo a scegliere una casa perché ci piace e ci sembra consono il suo impianto elettrico.
Impianto elettrico in casa: tra normative e necessità personali
Nella maggior parte dei casi, la dislocazione di punti luce, prese elettriche e interruttori sarà stata scelta dal costruttore o dal precedente proprietario secondo i gusti personali, secondo la propria visione rispetto all’abitare e allo spazio.
Tuttavia solo con il tempo, abitando una casa è davvero possibile scoprire dove abbiamo bisogno di prese e di punti luce. Le valutazioni da fare in ogni caso sono tante.
Magari inizialmente si potrebbe pensare che l’approvvigionamento diretto alla corrente potrebbe non essere essenzialmente necessario nei luoghi di passaggio, nei corridoi, negli sgabuzzini, negli spazi esterni come terrazze e giardini. Ma forse col tempo vi accorgerete che una presa elettrica potrebbe servire anche lì.
Se andate poi a “girare” l’arredamento delle stanze, studiando nuove soluzioni per la dislocazione di spazi liberi e mobilia, scoprirete che fare qualche modifica all’impianto elettrico potrebbe cambiarvi in positivo la vita e stravolgere la vivibilità di un ambiente.
Spostare o aggiungere prese elettriche in casa, ad esempio, vi consentirà anche di trasferire da una parte all’altra dei vostri vani l’apparecchiatura che necessita di approvvigionamento energetico, (esempio: il televisore), senza tirare fastidiosi fili da una parte all’altra della stanza, che sono pericolosi e attirano polvere.
Vivere nel ventunesimo secolo: quando le prese elettriche non sono mai abbastanza
Con l’aumentare progressivo dei device digitali, il bisogno di approvvigionamento di corrente elettrica si fa sempre maggiore.
Anche se è sempre possibile ingegnarsi in qualche modo per aumentare il numero di prese in una stanza, non sempre le soluzioni improvvisate e al risparmio sono le migliori.
L’utilizzo eccessivo di prese multiple, adattatori, prolunghe e ciabatte porta un aumento esponenziale dei rischi in un ambiente domestico.
Da non sottovalutare il pericolo di surriscaldamento e di contatto diretto. Intorno a questo tipo di estensori e moltiplicatori del segnale elettrico si accumula spesso polvere e sporcizia, aumentando anche il rischio che possano divampare incendi causati da sovraccarichi elettrici.
Aggiungere più frutti alle scatole esistenti: maggiore sicurezza e praticità
Una soluzione non troppo costosa e piuttosto ragionevole in termini di sicurezza è quella di modificare le scatoline delle prese elettriche esistenti.
Lo si può fare convertendo prese singole in prese doppie o triple, con l’indubbio vantaggio di poter includere prese universali e con la compatibilità diretta per le prese schuko.
Per farlo si procede aggiungendo più frutti, sostituendo scatole, mascherine e placche elettriche. Si andrà a prendere l’elettricità da un circuito ad anello, proveniente da una presa esistente o da una scatola di derivazione. Si tratta di un’operazione relativamente semplice per chi ha dimestichezza con i lavori elettrici.
Per tutti gli altri è invece caldamente consigliato l’intervento di un elettricista, che agirà in maniera veloce e risolutiva.
In queste situazioni il fai-da-te è quasi sempre sconsigliato, perché si rischia di procedere senza conoscere in profondità le direttive imposte dalla norma. Mentre un impianto realizzato, modificato e ampliato da un elettricista professionista è certificato a norma di legge e garantisce la totale sicurezza.
Cambiare la tipologia dei frutti nelle scatole esistenti: quando il design incontra la tecnologia
Al giorno d’oggi, sul mercato, si trovano ormai soluzioni per tutte le necessità.
Ci sono prese universali e prese interbloccate – per garantire la massima sicurezza. Prese USB, HDMI, prese per il cavo tv e sat, controller, segnalatori e sistemi di sicurezza che possono essere integrati in tutta comodità.
Soluzioni eleganti, utili ad arricchire l’ambiente in termini di funzionalità e bellezza.
È il caso della nuovissima presa usb da muro di Simon Urmet. Elegante e funzionale, disponibile in versione singola o doppia, questa soluzione si integra alle diverse serie di placche elettriche Simon Urmet. In una sola placca è possibile ad esempio contenere una presa elettrica standard e una doppia presa USB.
Avete pensato a quanto spazio in meno – quello dei caricatori di smartphone e dispositivi portatili, andrete a risparmiare?
Aggiungere prese elettriche in casa
Non sempre, quando ci si accinge a ristrutturare gli ambienti della casa, ci si ricorda dell’impianto elettrico a muro.
Spesso il grosso delle spese preventivate finisce per riguardare lavori agli impianti, interventi di muratura, verniciatura, rifinitura e acquisto di nuova mobilia.
In relazione a ciò che offre però, rifare l’impianto elettrico è qualcosa che vale la pena considerare. Una volta che abbiamo definito gli spazi, la tipologia e la disposizione dell’arredo, avremo chiaro il progetto per il nostro impianto elettrico a muro.
Scegliere le giuste placchette elettriche, nei materiali e nei colori che meglio si combinano con l’ambiente, può risultare davvero una mossa strategica.
Un tocco che sviluppa e impreziosisce la casa e che è al contempo portatore di un alto contenuto di praticità e tecnologia.
Per ciascun ambiente le sue prese elettriche
Se avete comprato casa e state ristrutturando, con molta probabilità vi siete rivolti a un architetto o a un geometra. Se si tratta di un professionista serio e lungimirante, vi consiglierà di non lesinare sulle prese e sugli interruttori.
Questo perché, nel momento in cui andate a progettare con lui i vari ambienti della casa, non potrete prevedere in modo assoluto le vostre esigenze.
L’introduzione di un nuovo elettrodomestico, il cambio del televisore che adesso ha bisogno di più attacchi per le spine, una zona strategica della casa dove entra bene la luce e dove non avevate potuto calcolare l’esigenza di una presa.
Per il bagno, per conoscere quali tipologie di prese sono ammesse e a quale distanza dai sanitari, vi invitiamo a rivolgervi a un elettricista professionista e di evitare il fai-da-te.
Anche l’impianto elettrico della cucina deve sottostare a precise norme. La cucina è il luogo con maggiore concentrazione di elettrodomestici, perciò conviene organizzarsi al meglio.
Magari raggruppando le prese dei grandi elettrodomestici – frigo, forno, etc..- in un unico quadro. I punti presa più funzionali di solito si posizionano sullo schienale della cucina, ad una distanza minima di 60 cm dall’acquaio e dai fornelli, oppure nella cosiddetta barra sotto pensile.
L’importante, una volta definito il progetto di arredamento finale della casa, è capire dove si ha bisogno di prese elettriche e quanti elettrodomestici dobbiamo rifornire.
L’aspetto essenziale riguarda la definizione più o meno definitiva dei mobili e degli ingombri. A meno che non siate devoti all’assoluta abitudinarietà, dovete prevedere un margine di elasticità nella disposizione delle prese.
Così in futuro se vi verrà voglia, potrete spostare e ruotare senza problemi i mobili nelle stanze, rinnovare l’arredo e il design.
Acquistare prodotti all’interno dei cataloghi delle serie civili Simon Urmet mette la vostra abitazione al riparo da rischi relativi all’incolumità domestica.
Non ti resta che trovare la linea che si adatta meglio alla tua abitazione e vedrai che resterai molto soddisfatto del risultato finale.